lunedì 24 ottobre 2016

LA VIA DEI SEGNALI DEBOLI



LA VIA DEI SEGNALI DEBOLI

di LUIGI ODELLO* 

Sono i particolari a fare la differenza.
Con troppa frequenza questo assioma
tratto dalla saggezza popolare
è dime~ticato. Non basta che qualcuno abbia
scritto che la differenza del patrimonio genetico
tra noi e le scimmie sia sola-
mente del 2,5 per indur ci a evitare le generalizzazioni e farei diventare tanto
curiosi da portarci alla ricerca dei particolari.
Così quando incontriamo una
persona tendiamo a includerla in uno dei gruppi
che ci siamo creati nella no-
stra mente, ognuno collegato a un preciso comportamento che andremo a te-
nere
. È una via automatica, facile e molto pericolosa. Non sapremo mai quali
fantastiche relazioni sarebbero potute nascere se avessimo avuto la mente libe-
ra da pregiudizi
. La stessa cosa ci capita con un vino: ci lasciamo abbindolare
dal vestito che gli ha dato l'enologo, dal corpo e dalla generosità alcolica, senza
neppure pensare che queste caratteristiche possano essere indotte con tecno-
logie che arte non hanno.

 Quindi, non andando alla ricerca dei segnali deboli,
non impareremo mai la differenza tra potenza ed eleganza. 
Così è anche per l'accoglienza degli ospiti in azienda: alla bellezza della struttura, sicuramente
dispendiosa quanto scenica, non si penserà di abbinare il s
orriso del personale, il valore del saluto, il piacere manifesto di ricevere un ospite.
La società attuale, così ricca di mezzi di comunicazione e. così veloce nel cam-
biamento, di certo non ci aiuta. Possiamo cambiare un appuntamento all'ultimo
momento, annunciare un ritardo, negarci con facilità. Nel fare tutto questo pen-
siamo di guadagnare in efficacia, in realtà ci abituiamo semplicémente a com-
promessi che minano la nostra qualità di persone e la qualità della nostra vita.
Una delle vie future delle scienze sensoriali
è quindi la caccia ai segnali deboli,
gli unici capaci di aprirei porte verso nuove dimensioni, dalla valutazione di
un vino che quota 500 euro a bottiglia alla relazione intensa e duratura con le
persone, dalla progettazione dell' accoglienza alla scelta del ristorante in cui
andare a cena, dalla progettazione di un'eccellenza alla sua comunicazione. Le
scienze sensoriali stanno affinando i metodi per cogliere e rendere palesi quei
segnali che vengono registrati dal nostro inconscio e di fatto determinano poi
il nostro comportamento, quindi l'acquisto di un prodotto o di un servizio,
nonché la successiva promozione,
forte e potente, attraverso il passa parola. Le
grandi aziende, soprattutto quelle dell' elettronica, ne ha
nno ben compreso la
portata commerciale: a quando la diffusione di questa cultura tra le medie e le
piccole, tra gli scaffali del supermercato e i banconi dei bar? 
*direttore della riista L'Assaggio 


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