sabato 29 giugno 2013



UN SMS DI…VINO AL GIORNO

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DOGAJOLO

Sono stato a Greve in Chianti
(da Firenze sempre avanti)
e all’azienda “Carpineto”
mi son fatto un buon goccetto
di un rosso un po’ mariuolo
che lo chiaman Dogajolo



Dal libro “in 160 BATTUTE … 500 SMS IN RIMA 

UN SUCCESSO GUSTOCORTINA
E IL CORTINA WINE CLUB 



Golden Moon, società ideatrice dell'evento ed attiva nella promozione dell'italianità nel mondo, ha proposto domenica 16 e lunedì 17 giugno la seconda edizione di GustoCortina, con la collaborazione dell'Hotel De La Poste, sede dell'evento: una vetrina internazionale di eccellenze italiane del turismo e dell'enogastronomia. Wine, Food, Travel e Winery: queste le quattro sezioni in cui si è articolata la manifestazione che ha rappresentato un importante appuntamento per addetti ai lavori, giornalisti e operatori del settore. Due giornate ricche di degustazioni a tema, cene di gala in prestigiose case private, convegni e tavole rotonde tenute con la collaborazione di rinomate università: Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Ca' Foscari e del suo Master Cultura del Cibo e Vino, IUAV di Venezia, Università di Udine e Università di Milano con la Dott. Evelina Flachi, membro del comitato "scuola per Expo 2015".


Venissa, protagonista della Kermesse ampezzana, ha ricevuto la menzione al Premio Cantina Prometeo - che premiava l'azienda e la cantina ove maggiormente si evidenziava la ricerca di una ottima integrazione tra il progetto dell'ambiente costruito e non, il mondo del vino ed il paesaggio agrario - . Enti, aziende e privati possono sostenere Vigna 1350 di Cortina progetto ideato e realizzato da Fabrizio Zardini e Francesco Anaclerio con la collaborazione di Federico Menardi e Gianfranco Bisaro - attraverso il progetto "Adotta una vite": è possibile adottare un filare o una singola barbatella - così viene chiamata la giovane pianta di vite dai tecnici -, acquistando un certificato sul quale saranno riportati numero e posizione, contribuendo così all'iniziativa, che non ha scopo di lucro, ma esclusivamente mira a sperimentare tecniche di coltivazione della vite in montagna, in collaborazione con vari Enti Universitari. Sulla mappa virtuale posta sul sito www.adottaunavite.it e sulla recinzione del vigneto saranno apposti i nomi degli appassionati che avranno sottoscritto l'adozione e che saranno periodicamente informati sui momenti più importanti della stagione vinicola: una web cam monitorerà in tempo reale il vigneto.
A GustoCortina si è tenuto inoltre il battesimo del Cortina Wine Club - Vini Estremi, che si pone come obiettivo la scoperta, la conoscenza e la degustazione dei vini, nati da luoghi estremi, del quale fanno parte di diritto tutti coloro che avranno aderito al progetto "Adotta una vite". I creatori del Club sono Fabrizio Zardini, Gianluca Bisol e Maria Pia Montanari, organizzatrice di GustoCortina.

Domenica, inoltre, è stato possibile conoscere e degustare tre vini estremi, frutto di viticolture che sfidano i limiti posti dalla natura. Un tributo al Vigneto 1350, l'impianto sperimentale di Cortina. Gianluc a Gargano, presidente della Velier (TripleA) ha guidato l'assaggio di un rosso di Bodega Barranco Oscuro ottenuto da vigneti coltivati oltre i 1300 metri nelle terre alte dell'Andalusia.

Piero Lugano, titolare dell'Enoteca Bisson di Chiavari (Genova), ha presentato Abissi, un metodo classico "dosaggio zero" da Bianchetta e Vermentino affinato a 60 metri di profondità in una baia della Riserva Marina di Portofino. Desiderio Bisol e il winemaker Roberto Cipresso hanno raccontato la loro sfida: far rivivere nella tenuta storica di Mazzorbo, la Dorona, da cui si ottiene il nettare da un ettaro, unico e prezioso. Coordinerà Egle Pagano, giornalista de Il Secolo XIX. Alle ore 16, inoltre, Fabrizio Zardini e Gianluca Bisol sono stati i relatori del convegno "La vite pioniera - I vini estremi nel mondo".

www.gustocortina.it - www.vignetocortina.it

venerdì 28 giugno 2013

MADE IN ITALY

QUANDO L’EXPORT 
DIVENTA NECESSARIO

Nel rapporto di SACE il quadro per le imprese italiane esportatrici

Quattro anni di crescita moderata ma progressiva, a un tasso medio annuo del 7,9 p.c., e occhi puntati sulle nuove economie emergenti senza abbandonare il presidio dei mercati già conquistati.
Questo il quadro per le imprese esportatrici italiane delineato dall’ultimo Rapporto Export di SACE, “Quando l’export diventa necessario”, che traccia le principali direttrici geografiche, settoriali e strategiche per le vendite di beni italiani all’estero nel quadriennio 2013-2016.
L’export italiano crescerà del 7,2 p.c.nel 2013 e accelererà il ritmo di crescita negli anni successivi fino a mettere a segno un +8,5 p.c. nel 2016, raggiungendo un valore pari a 535 miliardi di euro.
Il trend positivo è il frutto del processo di “ristrutturazione silenziosa” realizzato nell’ultimo decennio dalle imprese del Made in Italy: un progressivo riposizionamento di mercato, non solo geografico ma anche qualitativo, che ha consentito all’export italiano di intercettare nuovi bacini di domanda, in un contesto di rallentamento delle economie avanzate e di crescita delle eco¬nomie emergenti.
Le previsioni di SACE confermano dunque il trend di risalita, lenta ma sostenuta, delle vendite all’estero: un cammino che ha consentito di recuperare i livelli pre-crisi già nel 2011(375 miliardi di euro di export in valore), grazie ad un tasso di crescita dell’il ,4 p.c.
L’elevata complessità del contesto globale impone un ulteriore sforzo di diversificazione delle destinazioni, ma in maniera selettiva. Non bisognerà sottostimare infatti la ripresa dei mercati maturi, che continueranno a generare le migliori opportunità anche alla luce degli elevati volumi di export; né concentrarsi esclusivamente sulle opportunità offerte dai Bric, che inizieranno a mostrare i primi segnali di ridimensionamento dei tassi di crescita.
La classifica Top Market, stilata da SACE per trasformare il Rapporto Export in uno strumento operativo per le imprese, indica tra i mercati chiave per l’export italiano non solo economie emergenti come Cina (verso cui si prevede una crescita media annua dell’export italiano pari al 12,3 p.c. nel quadriennio 2013-16), Brasile (+11,3 p.c.), Romania (+10,6 p.c.), Turchia (+10,2 p.c.), Russia (+9,4 p.c.) e Polonia (+8,4 p.c.) ma anche economie mature come Svizzera (+11,5 p.c.), Stati Uniti (+11,2 p.c.), Francia (+7 p.c.) e Germania (+6,6 p.c.). Sono questi i paesi che genereranno maggior valore per 1’ export nei prossimi anni.
In una logica di medio-lungo termine, tuttavia, il Rapporto segnala un numero significativo di mercati di prossima generazione (next generation market), localizzati prevalentemente nel Sud-est asiatico, verso i quali il settore ha raggiunto livelli ancora non elevati ma si prepara a mettere a segno tassi di crescita sostenuta nei prossimi anni: Indonesia (+10,1 p.c.), Filippine (+10,8 p.c.), Malesia (+9,6 p.c.), Cile (+8,9 p.c.), Nigeria (+9,4 p.c.), Angola (+10,2 p.c.) e Qatar (+9,7 p.c.).
Saranno i comparti a medio-alta tecnologia a guidare le performance dell’export italiano. Complessivamente, a registrare i più elevati tassi di crescita saranno i beni d’investi¬ mento, trainati dai settori meccanica strumentale (+9,7 p.c.) e apparecchiature elettriche (+8,0 p.c.), i beni intermedi dell’industria metallurgica (+10,1 p.c.), estrattiva (+8,8 p.c.), della gomma e della plastica (+8,6 p.c.) e della chimica (+8,3 p.c.).
Il Made in Italy tradizionale (alimentari, arredamento, abbigliamento) vedrà ridimensionato invece il proprio ruolo propulsivo, con tassi inferiori al 6 p.c., ad eccezione di bacini di opportunità nell’alto di gamma dove le performance saranno invece molto superiori alla media.
Come strumento aggiuntivo al servizio delle imprese, SACE ha sviluppato la “Bussola delle opportunità”: un cruscotto che segnala, settore per settore, i mercati che promettono alle esportazioni tassi di crescita superiori alle medie globali. Tra le destinazioni acquisite, Conferma l’importanza di continuare a presidiare i mercati maturi, ovvero i Tl7op Market del Rapporto Export di SACE, il Giappone e alcuni mercati emergenti chiave. Qui i settori più specializzati e competitivi giocheranno un ruolo da apripista per altri comparti del Made in Italy, come la meccanica strumentale in Indonesia o l’industria dei metalli negli Emirati Arabi Uniti.
La Bussola indica inoltre nuove direttrici dell’export da perseguire nel medio-lungo termine per intercettare la domanda delle classi medie in forte crescita: India e Cile per i prodotti alimentari, Singapore e Qatar per l’arredamento e Indonesia e Corea del Sud per l’abbigliamento; Messico, Malesia, Sudafrica per i mezzi di trasporto; Tailandia, Messico ed Emirati Arabi Uniti per la gomma e la plastica. Lo sviluppo infrastrutturale e industriale di Paesi come l’Angola e la Tunisia genererà ampie opportunità per la meccanica strumentale, le apparecchiature elettriche e il settore dei metalli, senza contare le prospettive offerte dai piani d’investimento di Paesi mediorientali come il Qatar. (aise)
Ardea Velikonja

ASSOENOLOGI: NEL MONDO… E' ITALIANA
UNA BOTTIGLIA DI VINO SU CINQUE VENDUTA
Come sarà la vendemmia 2013? Difficile a dirsi. Allo stato attuale il ciclo vegetativo della vite nel Centro Nord risulta in ritardo, mentre lo spread nel Centro Sud e nelle Isole in anticipo. I due prossimi mesi saranno, come sempre, decisivi e, dopo tanta eterogeneità, una eccellente annata, alla faccia della primavera più fredda e piovosa degli ultimi cinquant’anni, non ci starebbe male.
Intanto l’Istat ha diramato un nuovo rilevamento sulla produzione 2012. Non è ancora quello definitivo, ma per quanto concerne la quantità di vino prodotta è in linea con le stime elaborate a fine novembre da Assoenologi che facevano prevedere una produzione al di sotto dei 40 milioni di ettolitri, tra le più scarse degli ultimi decenni.
"Diverso il discorso delle nostre vendite all’estero che, nonostante la crisi, a fine anno, hanno fatto registrare un incremento di 6,5% in valore e di -8,8 in volume a causa de crollo, principalmente, dello sfuso e di alcune tipologie che il mercato con sempre maggiore difficoltà assorbe. Sta di fatto però che esportiamo meno vino ma introitiamo di più, il che significa che mandiamo all’estero prodotti con sempre maggiore valore aggiunto. E questo non è poco”. -spiega Giuseppe Martelli direttore generale di Assoenologi, che aggiunge- “La scarsa produzione 2012, il calo delle vendite nel periodo natalizio e i ritocchi dei listini di inizio anno, avevano fatto prevedere che nei primi tre mesi del 2013 le nostre performance sarebbero state calmierate. Invece no, anzi le vendite di vino italiano all’estero non solo tengono ma crescono”.
Infatti i dati elaborati dal Centro studi di  Assoenologi, sui primi tre mesi dell’anno sfiorano un incremento del 10% in valore, superando la soglia di 1,1 miliardi di euro a fronte di un decremento di solo l’1,1% in quantità. Situazione che determina una crescita di introiti sia nell’Unione europea (+8,7%) che nei Paesi Terzi (+10,9%). Lievitazioni rare in questi periodi e ancor più incoraggianti se si pensa che sono abbastanza uniformi, nel senso che riguardano bottiglie prodotte dal Piemonte alla Sicilia.

"Ovviamente il discorso non è omogeneo, nel senso che ci sono vini che il mercato richiede maggiormente e quindi aziende sulla cresta dell’onda e altri che è sempre più difficile collocare e quindi strutture che boccheggiano, ma alla fine il risultato è più che positivo - afferma Martelli che non ha dubbi: una bottiglia di vino su cinque venduta nel mondo è di vino italiano. Una scalata che fino a pochi anni fa era inimmaginabile e che oggi invece sembra inarrestabile. Anche di questo si parlerà diffusamente ad Alba, dal 4 al 7 luglio, al 68° Congresso nazionale della Aeei":

martedì 25 giugno 2013




UN SMS DI…VINO AL GIORNO


466

UN CALICE DI CHIANTI


Se tanta sete hai, fatti avanti
Ho un buon calice di Chianti
È una riserva del ‘90
ch’è miglior dell’acqua santa
Basta un sorso per capire
che a star senza… fa soffrire


Dal libro “in 160 BATTUTE … 500 SMS IN RIMA
COLLEZIONE "VENISSA" 2010
IL 16 LUGLIO LA STAPPATURA

Un gruppo di turisti in giro "su e zo par i ponti "di  Venezia
Martedì 16 luglio alle 19.45 a Venissa si celebrerà la stappatura ufficiale di tre delle cento preziose bottiglie della collezione Venissa 2010, Simbolo d'Oro della Venezia Nativa. Saranno Gianluca e Desiderio Bisol, assieme a Roberto Cipresso a guidarvi nella degustazione emozionale del Venissa. Per continuare a vivere l'emozione nel luogo magico da cui tutto è partito, la successiva Serata Venissa,  sempre aperta al pubblico su prenotazione, avrà luogo Giovedì 25 luglio.
Programma della serata:
ore 19.45 Aperitivo di Benvenuto nel Vigneto di Venissa
Due turisti in viaggio verso l'isola di Massorbo (Foto Sos)
ore 20.00 Il Sogno di Venissa: racconto del progetto, dalle prime ricerche fino alla realizzazione delle  Bottiglie Numerate
ore 20.20 Degustazione emozionale di Venissa
Proiezione della Multivisione "Venissa, il Simbolo d'oro della Venezia Nativa"
realizzata da Francesco Lopergolo con le suggestive immagini di Paolo Spigariol
ore 20.45 Cena con menu creato dalla chef Antonia Klugmann
con il prezioso supporto del sous-chef Arianna Dalla Valeria e Romano De Feo
Costo della serata euro 95,00 - massimo 30 ospiti.
E' possibile pernottare nelle sei confortevoli camere della struttura, con vista sulla vigna e sulla Laguna.
Per prenotazioni e informazioni:
info@venissa.it
t +39 0423 904 737 | 331 266 44 81
Ecco una delle magnifiche visioni  che si possono apprezzare duvante la traversata verso Venissa (foto Sostene)
 www.venissa.it

domenica 23 giugno 2013




UN SMS DI…VINO AL GIORNO

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DOLCE AL CIOCCOLATO


Con un dolce al cioccolato
non so cosa scegliere: Moscato?
Muffato o Torcolato?
Vinsanto o Torchiato?
Un Passito o un Verbicaro?
Tutto, purché non sia un vino amaro





















Dal libro “in 160 BATTUTE … 500 SMS IN RIMA" 

A FERRARA IL FESTIVAL
DI  "ALTROCONSUMO"

È bello festeggiare un compleanno importante  con una base sociale di 360.000 unità, ma è ancora più bello se con la prima uscita in pubblico si riescono a movimentare 15.000 persone. (tante quante hanno visitato il nostro blog - Convivium2000 - da quando è apparso in Internet meno di due mesi fa). Tante ne sono intervenute al Festival di Altroconsumo che si è svolto a Ferrara dove sono state distribuite 4.300 riviste e 2.700 guide ai vini e realizzati seminari ai quali hanno partecipato 1.305 cittadini. Una tre giorni dove non sono mancate plateali dichiarazioni di persone che hanno sentito il bisogno di dichiarare la loro stima e la loro gratitudine ai dirigenti della maggiore organizzazione di consumatori in Italia.
Da parte nostra sentiamo la necessità di parlare dell'evento perché collaboriamo con Altroconsumo per metà della sua vita, per la precisione dal 1993.
Scrupolosi, un po' sospettosi, sempre pronti alla verifica dei dati che forniamo, con molta gentilezza ma con estrema fermezza nel chiederci spiegazioni sulla validazione statistica dei test, in un qualche modo hanno educato anche noi.
L'operazione più importate realizzata per conto di Altroconsumo - e anche l'unica che possiamo citare in quanto il nostro committente tiene normalmente riservati i nomi dei laboratori ai quali si affida per le analisi assumendosi così la piena responsabilità dei test - è sicuramente la Guida Vini della quale è in preparazione la nona edizione. È l'unica guida in commercio che si affida all'analisi sensoriale (e non solamente alla degustazione) per giungere a delineare i 300 vini più significativi del panorama enologico italiano. Forse per questo - ci piace crederlo, anche se sappiamo che non è l'unico merito - gode di un crescente successo.
Luigi Odello (direttore della rivista L’Assaggio)

venerdì 21 giugno 2013



UN SMS DI…VINO AL GIORNO




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VERDICCHIO

A volte, se mi salta il ticchio,
apro una bottiglia di Verdicchio
e il mondo mi sembra che giri
a mille e che i tuoi sospiri
dicano quanto bene mi vuoi
Ché...io... sono “affari tuoi”






Dal libro “in 160 BATTUTE … 500 SMS IN RIMA 

mercoledì 19 giugno 2013



UN SMS DI...VINO AL GIORNO



443


SOLO COL MIO BAROLO

Questa sera non sono solo
Ho il mio bicchiere di Barolo
Mi fa coraggio e compagnia
ch'é la cosa più bella che ci sia
e penso facile all’amata
che è sola e disperata!



Dal libro "In 160 battute 500 sms in rima"

VINO E TECNOLOGIA




VINO E TECNOLOGIA 


 Ci si chiede in questi ultimi tempi come mai sia il vino a guidare la locomotiva dell’esportazione (mentre in Italia leggi, leggine e burocrazia ne aumentino il prezzo e frenino il consumo). Eppure ci fu un tempo in cui il vino italiano cadde così in basso che sembrava non potesse più risalire la china. La capacità del vino di riposizionarsi sul mercato e nell’ideologia dei consumatori è stata a dir poco prodigiosa. A fronte di un crollo del consumo alimentare del vino, la risposta non è stata quella di esasperare i vantaggi del vino pastorizzato, di pubblicizzare il consumo facile del vino, di allagare di nuove confezioni la grande distribuzione, di condannare la piccola produzione contadina, ma quella di esaltare la diversità, di invocare la denominazione di origine, di accrescere la qualità magari con la G di denominazione garantita, Il vino ha saputo instaurare un nuovo rapporto tra produttore e consumatore, ha saputo sottrarsi per primo ai piaceri grossolani della tavola, di cui si parla quasi con vergogna e ha saputo imporsi come soggetto di piacere raffinato, addirittura di conversazione mondana, come espressione di altissima civiltà. Il vino trasmette poi al mondo dell’artigianato alimentare un altro grande insegnamento: sfata uno dei luoghi comuni più difficili da confutare, quello secondo cui l’innovazione tecnologica snatura la tipicità, la qualità di un prodotto. Il grande vino nasce da materie prime eccellenti, ma si avvantaggia di un appropriato, corretto uso della tecnologia in modo da esaltare le proprie caratteristiche naturali. E dunque tutto quello che concorre a fare di un vino, di un formaggio, di un olio, di un salume ecc. un prodotto tipico, una Doc, una Dop, rimane inalterato, anzi migliora, se le tecniche di produzione usano sistemi e strumenti moderni. Purché appunto materie prime, area di origine, procedure, dosi, ingredienti restino quelle classiche di quel particolare prodotto. Questo è lo scopo della disciplina delle denominazioni di origine che ormai una buona parte del pubblico italiano (e prima di esso quello straniero) ha cominciato a comprendere.

martedì 18 giugno 2013





IL VINO DELLA SETTIMANA
DOGAJOLO TOSCANO ROSSO Igt
DELL'AZIENDA "CARPINETO"

Uno dei vini più innovativi prodotti fino a oggi

Il Dogajolo è certamente uno dei vini più innovativi prodotti fino a oggi prodotti e l'Azienda Carpineto, ha il grandissimo onore di averlo creato.
In esso sono racchiusi tutti quei caratteri che maggiormente vengono apprezati nel vino: la forza della gioventù, la maturità del legno, la morbidezza della classe, i profumi fruttati e fragranti, i colori vivi e profondi.
Uve utilizzate: Sangiovese fino al 70%. Cabernet ed altre varietà per il resto. Queste percentuali cambiano a a discrezione dell'azienda e secondo le annate.
Tecnica di vinificazione: maturando in tempi diversi, le due varietà di uva vengono vinificate separatamente. Verso la fine della fermentazione vengono poi unite e poste in piccoli barili di legno dove completano lentamente la fermentazione alcoolica e malolattica.
Affinamento: l'imbottigliamento avviene a cavallo tra marzo e aprile dell'anno successivo alla vendemmia.
Di pronto consumo però, così come tutti i vini rossi di pregio, può essere anche tranquillamente invecchiato.
Colore: rosso rubino vivo molto intenso.
Profumo: vinoso e nello stesso tempo fruttato, con sensazioni di ciliegia, gradevoli i sentori di vaniglia, caffé e spezie.
Sapore: pieno, morbido, di ottima struttura.
Gradazione: 12-12,5% vol.
Temperatura di servizio: 15-16°C il primo anno, successivamente a 18-20°C.
Abbinamenti gastronomici: per le sue caratteristiche fruttate, può essere consumato anche con primi piatti e carni bianche. Il meglio di sé lo dà, comunque, con piatti di sapore come possono essere i piatti tipici regionali, con gli arrosti, con la carne alla griglia e con gli insaccati.

mercoledì 12 giugno 2013


UN SMS DI... VINO AL GIORNO



444
L’AMORE  E’ COME IL VINO
L’amore è quasi come il vino
Lo vorresti sempre vicino!
Se riempi un buon bicchiere
di un vino ottimo da bere
(come ad esempio l’Amarone)
è come prendere un bacione!



dal libro "In 160 battute 500 sms in rima"

GUSTO CORTINA

Cuochi a colori 
a GustoCortina 

La mostra "Cuochi a colori", dopo il successo di Firenze, si appresta a una nuova inaugurazione in occasione di GustoCortina. Obiettivo, ancora una volta, la celebrazione di 50 tra i grandi campioni della Cucina italiana.
Cortina d'Ampezzo con il Pomagagnon
Cortina d'Ampezzo con il Pomagagnon
Sta per riaprire i battenti la mostra “Cuochi a colori”, che raccoglie 50 ritratti di alcuni tra i più noti cuochi e ristoratori italiani, realizzati dall’artista Renato Missaglia. L’iniziativa, ideata e realizzata da Italia a Tavola con la collaborazione di Fipe Toscana e Confcommercio Toscana, verrà inaugurata una seconda volta al museo “Ciasa de ra Regoles” di Cortina d’Ampezzo (Bl) in occasione della kermesse “GustoCortina”, dal 16 al 17 giugno 2013, la vetrina internazionale delle eccellenze dell’enogastronomia e dell’enoturismo italiano. La raccolta di quadri sarà visitabile fino alla fine del mese.
La prima inaugurazione della mostra si è tenuta lo scorso marzo a Firenze, nella giornata di apertura del “Premio Italia a Tavola”, manifestazione annuale organizzata da Italia a Tavola insieme a Fipe Toscana e Confcommercio Toscana durante la quale vengono premiati i vincitori del sondaggio sul “Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e della ristorazione” e consegnati altri importanti premi speciali, come gli “Award Italia a Tavola-Fipe” e il “Premio Ciacco”.
Allestita nel cortile d’onore di Palazzo Vecchio a Firenze, la mostra “Cuochi a colori” ha registrato decine di migliaia di visitatori e nella decina di giorni nei quali è rimasta aperta ha rappresentato l’evento più visitato del capoluogo toscano: un successo che ha superato ogni più ottimistica aspettativa. La finalità dell’iniziativa è quella di promuovere la Cucina italiana e creare uno spirito di squadra fra tutti i suoi protagonisti, più o meno conosciuti, creando allo stesso tempo una sinergia tra il mondo dell’arte e quello dell’enogastronomia made in Italy.
Dopo Cortina d’Ampezzo, le tappe successive della mostra “itinerante” saranno Venezia e Roma, per poi approdare (arricchendosi, strada facendo, di nuovi ritratti) a Milano in occasione dell’Expo 2015.

Programma GustoCortina 2013

SABATO 15 GIUGNO 2013
ore 18.00 conferenza stampa
ore 18.45 welcome drink
ore 20.30 opening party

DOMENICA 16 GIUGNO 2013
ore 10.00 cerimonia di inaugurazione
dalle 10.00 alle 18.00 scenari di vini e peccati di gola
dalle 10.30 alle 13.30 tavola rotonda: l’italia un paese da gustare
ore 10.30 gusto e benessere: binomio possibile?
ore 10.30 il gusto dell’arte: mostra “cuochi a colori”
ore 11.00 adua villa presenta “una sommelier per amica”
ore 11.00 il gusto dell’ arte: mostra personale anima & spirito
ore 11.00 degustazione guidata: “vini… no limits”
ore 11.15 “terroir e scienza” il ricercatore tra tradizione e innovazione”
ore 12.00 progetto “t’essere”
ore 12.15 degustazione francia guidata da ian d’agata e thibault nguyen dal titolo “chateau branaire-ducru in magnum: apoteosi del taglio bordolese e del terroir di saint julien.
dalle 13.00 alle 18.00 tasting sigaro toscano
ore 15.00 gian arturo rota presenta il libro “la vita e’ troppo corta per bere vini cattivi”
ore 15.00 principi attivi comparati tra le varie tipologie di vino
ore 15.00 degustazione: la valpolicella: l’amarone e le sue declinazioni
ore 16.00 gianluca bisol e fabrizio zardini presentano”la vite pioniera: i vini estremi nel mondo”
ore 16.00 lo chardonnay secondo ferrari
ore 17.00 olio extravergine di qualita’: un prezioso alleato per la salute
ore 17.00 degustazione guidata: “dal vino al divino” a cura di fabrizio penna
ore 18.00 premiazione del concorso “la cantina di prometeo”
ore 20.00 aperitivo con sciabolata

LUNEDI 17 GIUGNO 2013
dalle 10.00 alle 18.00 scenari di vini e peccati di gola
ore 10.30 alchimia dei formaggi
ore 11.00 seminario con degustazione: champagne encry un terroir dal animo italiano
ore 11.30 il pesto e le altre salse storiche da mortaio
ore 12.15 degustazione guidata: le bollicine di gustocortina
dalle 13.00 alle 17.00 tasting sigaro toscano
ore 15.00 degustazione guidata: “vini delle piccole isole”
ore 15.00 olio extravergine di qualita’: un prezioso alleato per la salute
ore 16.00 degustazione italia con ian d’agata
ore 16.00 dimagrire mangiando ed assaggiare imparando
dalle 18.00 alle 20.00 premiazioni
dalle 20.00 closing party


















martedì 11 giugno 2013

GRANDIVINI AL BORDEAUX

VINEXPO A BORDEAUX
DAL 16 AL 20 GIUGNO

Si apre a metà giugno una delle fiere più importanti del settore vitivinicolo: Vinexpo, la fiera del vino e dei distillati che si tiene ogni due anni in Francia, a Bordeaux, zona di grande tradizione vinicola. Questa biennale è l’evento di riferimento per i principali operatori del mondo delle bevande alcoliche e del vino; ogni edizione è visitata da centinaia di buyers provenienti da tutto il mondo che qui hanno la possibilità di degustare le migliori etichette in commercio. 
Stand Grandi Vini Group al Vinexpo Asia Pacific a Hong Kong
Lo stand di Grandi Vini al Vinexpo Asia Pacific a Hong Kong nel 2012 VinExpo è un appuntamento fisso per il Grandi vini d’Italia Group con i suoi otto produttori: da Umberto Cesari www.umbertocesari.it a Michele Chiarlo www.chiarlo.it, da Carpineto www.carpineto.com  a Garofoli www.garofolivini.it , da Mantellassi www.fattoriamantellassi.it a Villa Girardi www.villagirardi.it , da Pighin www.pighin.com a Bisol
www.bisol.it .
Dal 16 al 20 giugno  tutti presenti nello stand A -103 della Hall 1.
Tutti uniti con un obiettivo comune: la promozione dei grandi vini italiani in Francia e nel Mondo.
Stand Grandi Vini Group al Vinexpo Asia Pacific a Hong Kong

Gli otto produttori del Grandi Vini D'Italia Group presenti al Vinexpo

UN SMS DI...VINO AL GIORNO





442
AGNELLO E BRUNELLO






Oggi ho mangiato l’agnello
e ho sorseggiato un Brunello
che era una vera squisitezza
Ho provato l’ebbrezza
di chi vive un’esperienza
di cui non vuol più star senza!



dal libro "In 160 battute 500 sms in rima"

giovedì 6 giugno 2013


UN SMS DI... VINO AL GIORNO


447



UN BUON VERMENTINO

"Nei paesi dove l’acqua è buona
si lascia la birra e si beve il vino"
Diceva ai clienti la padrona
d’un vecchio botteghino
E versava un quartino…
di un buon Vermentino


*dal libro "In 160 battute... 500 sms in rima"

mercoledì 5 giugno 2013

UN SMS DI...VINO AL GIORNO



445 *
CON IL BARDOLINO





Stasera mi son messo in poltrona
senza la vecchia padrona
con un buon bicchiere di vino
Naturalmente è un Bardolino
Così ora mi sento più vicino
al mio amore piccino








*dal libro "In 160 battute... 500 sms in rima"

martedì 4 giugno 2013

Il vino della settimana

IL CANNETO della Fattoria Mantellassi
www.fattoriamantellassi.it

E’ ottenuto da un uvaggio di vari cloni di uve Sangiovese in coltivazione sulle colline maremmane.
Vitigno di grande pregio di cui tutti gli ampelografi si sono occupati, originario e coltivato in tutta la Toscana, è notevolmente diffuso nella Maremma Toscana con numerosi cloni.
Il clima caldo arido della provincia di Grosseto, caratterizzato da scarse precipitazioni, funziona in generale da fattore limitante delle produzioni, con grandi vantaggi sulla qualità delle uve prodotte ed in particolare su quelle di Sangiovese.
 
Vitigni: Sangiovese 100%
Zona di origine: Maremma Toscana
Vigneto: Vigneti collinari della Maremma Toscana
Vinificazione: Tradizionale in rosso
Maturazione ed Affinamento: Alcuni mesi in vasche di acciaio inox
IL PIACERE DEL CONSUMATORE
... È UNA CRESCENTE ATTESA


2004 persone si sono descritte sotto il profilo sociodemografico, hanno dichiarato le loro abitudini di acquisto e di consumo e poi hanno valutato una serie di prodotti di loro interesse: vini, caffè, grappa, acqueviti e liquori.Ne abbiamo ricavato 8.974 test accuratamente registrati su scheda: questo è il bel risultato ottenuto dall'isola sensoriale organizzata a Vinitaly con Grappa & Co Tasting, Coffee Experience e Narratori del gusto Special Guest.
Per tutte le categorie di prodotti emerge che la principale leva di consumo è il piacere che l'utente ricava con l'atto. Un utente che vuole imparare a valutare le caratteristiche sensoriali per acquisire autonome capacità di scelta e che nutre un crescente interesse nei confronti di una certificazione sensoriale.
E in un'importante riunione tenuta a Verona c'è chi ha chiesto che cosa distingue la carne della macelleria da quella del supermercato. Sostanzialmente due cose: le caratteristiche sensoriali e il fatto che in macelleria si trova qualcuno in grado di spiegarle. Ottimo, partendo da questi due presupposti si palesano tre fattori per garantire il successo di un prodotto: che sia di alta qualità percepita, che questa venga garantita (ecco la certificazione sensoriale) e che sia narrata.
La qualità igienica è ormai data per scontata e l'origine è un elemento di narrazione che acquista valore solo se esplicitato, quindi in futuro sarà il piacere a determinare il successo di un prodotto. Sarà però necessario indicare in modo chiaro e certo al consumatore quali sono i prodotti che danno piacere e fornirgli le opportune indicazioni per incontrarli. Il primo obiettivo sarà raggiunto dalla certificazione sensoriale, per il conseguimento del secondo ci sarà un grande concorso del web, attraverso la geolocalizzazione e altri mezzi della categoria.
Luigi Odello

lunedì 3 giugno 2013

UN  SMS DI...VINO AL GIORNO
Cominciamo oggi una serie di simpatiche poesiole che riguardano un vino, una
situazione a tavola, un cibo, un abbinamento o qualsiasi cosa che con il vino abbia
attinenza; cominciamo con un vino dolce dell'Emilia Romagna forse oggi meno
conosciuto di altri vini dolci ma non per questo meno importante.

ALBANA
Ti sembrerà una cosa strana
ma è stato il vino Albana
il primo vino bianco d’Italia
a meritare quella medaglia
che è la “G” tanto ambita
di denominazione Garantita

Questa poesiola che fa parte di un libro di 500 sms (in rima), dal titolo "in 160 battute", pubblicato da "La Riflessione - Zedda editore" è la prima di una lunga serie di short messages riguardanti il vino che, di tanto in tanto, riprenderemo nei
nostri prossimi post
PIGHIN. Interventi mirati
per debellare i parassiti

Cabernet del Collio
La regolamentazione dell'uso dei prodotti chimici e delle attività di concimazione
aderisce perfettamente ai criteri della cosiddetta lotta integrata, che per debellare i
parassiti si avvale di prodotti chimici e sistemi biologici. Alla base, un sistema di
monitoraggio costante che permette di mirare l’intervento sui parassiti
individuando il momento in cui ottenere il miglior risultato, utilizzando prodotti
specifici che colpiscono solo essi, escludendo gli insetti utili. Allo scopo, nei terreni
delle tenute sono state sistemate trappole ferormoniche, che consentono di
delineare lo stadio di sviluppo dell’insetto dannoso e il suo grado di insediamento.
Per esercitare un controllo efficace delle malattie fungine sono state installate
centraline di rilevamento dei dati meteorologici collegate alla rete informatica, che
permettono di cogliere le condizioni idonee allo sviluppo dei funghi patogeni,
ipotizzare il loro ciclo vitale e conseguentemente individuare il momento migliore
per ottenere i risultati migliori con il minor dosaggio di prodotti chimici. Dal 2002
l’azienda ha cominciato a tenere sotto controllo gli insetti dannosi con il metodo
della confusione sessuale, riuscendo in alcuni casi ad azzerare gli interventi
insetticidi. Introdotto inizialmente solo nei frutteti, dal 2007 il metodo è stato
esteso a tutti i vigneti del Collio.